Modernizzazione delle applicazioni: il (vero) valore aggiunto di un partner esterno

La modernizzazione delle applicazioni è un tassello fondamentale di una strategia di trasformazione digitale. Liberarsi dell’obsolescenza di architetture applicative superate e poco scalabili (partendo da quella monolitica) è un passo avanti quasi obbligato in un panorama di business che basa sul software la competitività d’impresa, il rapporto con gli stakeholder e la produttività interna. La domanda che ci poniamo in questa sede non riguarda tanto l’opportunità di modernizzare o meno le applicazioni, ma perché e come farlo con un partner esperto come Intesys Networking.

La maggior parte dei progetti di modernizzazione delle applicazioni fallisce

Secondo una ricerca di Advanced, 3 aziende su 4 (74%) hanno avviato un percorso di modernizzazione delle applicazioni, ma hanno fallito. Non è un dato recentissimo, ma al netto di una possibile variazione percentuale, descrive bene la situazione attuale.

Le aziende hanno compreso perfettamente di dover avviare un percorso di application modernization, ma la complessità organizzativa, procedurale e tecnica è tale da bloccare molti progetti e incanalarli verso il fallimento. Quando descrive le cause, infatti, Advanced pone l’accento sull’incapacità, da parte dei team tecnici e della leadership aziendale, di definire correttamente le priorità. E questo è effettivamente un tema chiave, perché in assenza di una roadmap con obiettivi progressivi e tangibili, i tempi si dilatano, i costi lievitano e non è infrequente assistere alla chiusura dei progetti. Oltretutto, il software legacy funziona e, in molti casi, svolge ancora degnamente il proprio mestiere, motivo per cui un percorso di application modernization va sempre preceduto da una corretta analisi strategica e una valutazione dei rischi.

Per quanto il fattore tecnico resti centrale, la modernizzazione delle applicazioni va affrontata su più livelli:

L’app modernization non è un percorso semplice. Piuttosto, è un cammino che va gestito e indirizzato passo dopo passo. Per questo, riteniamo sia molto utile farsi affiancare da un partner esperto, in primis per vincere la resistenza al cambiamento dovuta alla carenza di competenze e di risorse dedicate. Anche se l’azienda dispone internamente di tutte le competenze necessarie, il coinvolgimento di un operatore specializzato resta strategico grazie all’esperienza accumulata, che consente di rispettare i vincoli di tempo e di budget, oltre a massimizzare le possibilità di successo dei progetti.

Prima di aggiornare il codice, bisogna porsi le domande giuste

Quando un’azienda avvia un percorso di modernizzazione applicativa, che di fatto la avvicina al paradigma Cloud Native, deve rispondere ad alcune domande:

• Quali applicazioni modernizzare, in virtù dell’impatto sul business (è il discorso delle priorità di cui sopra)?
• Quale strategia di modernizzazione adottare, dal lift and shift al refactoring del codice?
• Quali competenze tecniche sono necessarie per gestire il processo di modernizzazione?
• Verso quale modello infrastrutturale orientarsi? (on-prem, cloud privato, cloud pubblico, ibrido…)
• Quali sono i requisiti di compliance, in funzione del settore nel quale opera l’azienda?
• Verso quali tecnologie orientarsi?
• In che modo rendere l’applicazione sicura, scalabile e resiliente?

L’elenco potrebbe proseguire a lungo, soprattutto se l’oggetto della modernizzazione è un applicativo core, ovvero uno di quelli su cui l’azienda basa direttamente il proprio business (la piattaforma e-commerce o un sistema di gestione dei pagamenti, giusto per fare qualche esempio).

Come anticipato, è molto raro che l’azienda, per quanto strutturata, abbia al proprio interno un mix perfetto di competenze e di esperienze necessarie per affrontare il percorso a tutti i livelli e per rispondere ai quesiti da cui poi dipenderà il buon esito del percorso, a maggior ragione quando si passa nell’ambito dell’IT e quindi si ragiona su decine di tematiche, tra cui:

Modernizzazione delle applicazioni: l’outsourcing non può essere totale

Intesys Networking può collaborare con tutte le organizzazioni che intendono adeguare il loro software agli approcci architetturali e tecnologici moderni.

L’uso del verbo “collaborare” non è casuale. Non crediamo, infatti, che la strategia migliore sia la delega completa di un processo delicato come la modernizzazione delle applicazioni; abbiamo certamente le competenze, i tool, l’esperienza e le infrastrutture per modernizzare un’applicazione con tecnologie e approcci Cloud Native, ma ciò su cui crediamo davvero è un approccio collaborativo tra team interni ed esterni, volto a integrare e potenziare le competenze e l’esperienza già presenti nelle organizzazioni con cui collaboriamo.

Qualsiasi software, a maggior ragione quelli business critical, è soggetto a vincoli ed esigenze aziendali specifiche, che dipendono dalla normativa, dalle policy aziendali o, più semplicemente, dalle modalità operative che l’azienda adotta e non intende stravolgere. Il partner esterno può modernizzare l’app usando tutte le best practice in circolazione, ma senza un approccio collaborativo, mancherà sempre quella personalizzazione necessaria per minimizzare i rischi e favorire ciò che conta davvero: l’adozione generalizzata.

Ovviamente, le responsabilità del partner vengono definite caso per caso, in virtù di ciò che l’azienda può gestire internamente e di quello su cui ha necessità di un supporto esperto. Si va dunque da una consulenza strategica fino alla modernizzazione del codice, al deployment dell’applicazione, alla progettazione e alla gestione continuativa dell’infrastruttura sottostante. Il Gruppo Intesys, in virtù di un mix strategico di asset infrastrutturali, competenze sistemistiche e di sviluppo applicativo con tecnologie moderne, può supportare le aziende in tutte le fasi del percorso.

Non da ultimo, il termine partner non è casuale: la modernizzazione delle applicazioni ha un impatto decisivo sulla competitività dell’impresa e difficilmente può essere confinata nel perimetro del singolo progetto. Il partner migliore è quello che collabora al successo del progetto ma ragiona con una visione più ampia, indirizzando l’azienda verso un cambiamento a 360 gradi su cui costruire il proprio futuro.